Rottami e acciai: lo stato di salute del mercato

Analisi delle variazioni nei prezzi dei rottami ferrosi, non ferrosi e ghisa nel mercato europeo e internazionale. Tendenze globali e prospettive future per il settore acciaio.

Il mercato dei rottami metallici ha mostrato nel mese di gennaio 2025 segni di ripresa timida, con una domanda ancora debole e disponibilità limitata. Le variazioni nei prezzi hanno interessato diversi materiali, tra cui rottame ferroso, inox, ghisa e ferroleghe, con dinamiche differenti a livello nazionale e internazionale.
Il rallentamento della produzione, sia in Italia sia a livello globale, ha influenzato la disponibilità di materiali e i volumi di scambio, portando a fluttuazioni nei prezzi. Le prospettive per febbraio rimangono incerte, con variazioni legate a fattori come i costi energetici e le politiche internazionali sui dazi.

Rottami ferrosi

Durante il mese di gennaio, il settore dei rottami ferrosi ha risentito della resistenza delle acciaierie ad accettare ulteriori aumenti, complice la difficoltà nel trasferire tali costi sul prodotto finito. Nonostante ciò, il trend rialzista, seppur lento, è proseguito. La scarsità di materiale disponibile e l’aumento dei costi hanno mantenuto alta l’incertezza, con rialzi dei prezzi tra i 5 e i 15 euro nella parte finale del mese e nei primi giorni di febbraio.

Mercato europeo e internazionale dei rottami

Il mercato internazionale dei rottami, in particolare quello turco, ha visto una graduale discesa dei prezzi durante gennaio, con una lieve inversione a fine mese. L’HMS 80/20 si è attestato intorno ai 350 dollari, lo stesso livello di dicembre. I mercati europei hanno mostrato una ripresa lenta, con aumenti in alcune aree e stabilità in altre, come Francia e Germania. In Asia, la risalita dei prezzi è stata più contenuta, mentre negli Stati Uniti si prevede un incremento per febbraio.

Rottami inox

In Italia, la produzione ridotta delle acciaierie ha comportato una diminuzione dei volumi disponibili. La domanda interna debole e i costi energetici in crescita hanno ulteriormente aggravato la situazione, mantenendo bassa la disponibilità di rottami. Le fonderie hanno mostrato un timido interesse all’acquisto solo a fine mese.
Il mercato internazionale dei rottami inox, in particolare quello indiano, ha mostrato una dinamica simile, con una riduzione dei prezzi nella seconda metà del mese di gennaio.
Nel comparto degli acciai rapidi la situazione è apparsa più stabile, con una domanda discreta e quotazioni che non hanno subito variazioni significative.
Al contrario, i prezzi delle leghe di acciaio hanno mostrato una tendenza al ribasso, in linea con l’andamento generale del mercato inox. Per i prossimi mesi, le prospettive per il mercato dell’acciaio rimangono incerte per quanto riguarda le quotazioni. Infatti, diversi fattori potrebbero influenzare l’andamento dei prezzi e dei volumi. Tra questi:

  • l’evoluzione della domanda a livello globale
  • i costi dell’energia e delle materie prime
  • le nuove politiche USA sui dazi all’import.

Ghisa e ferroleghe

Il mercato della ghisa ha mantenuto una scarsa visibilità, con pochi segnali di ripresa. La disponibilità di ghisa ucraina è aumentata, ma a prezzi superiori rispetto a quella russa. In Turchia, i prezzi della ghisa a basso manganese sono rimasti stabili tra 340 e 350 dollari. Le ferroleghe di massa hanno registrato un aumento del 4-5% a causa dell’indagine di Salvaguardia della Commissione UE, mentre le ferroleghe nobili hanno subito una diminuzione.

Prospettive future

Le previsioni per i prossimi mesi rimangono incerte. L’andamento dei prezzi dipenderà dall’evoluzione della domanda globale, dai costi dell’energia e dalle politiche commerciali internazionali, in particolare quelle statunitensi sui dazi all’import. La percezione che la ghisa russa possa diventare indisponibile dal 2027 non sembra al momento influenzare significativamente il mercato.

Fonte: Assoformet

calendar_month

a cura di Maria Bonaria Mereu