Secondo i dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per Produrre, l’indice globale degli ordini delle macchine utensili ha registrato un aumento dell’11,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Segnali di crescita per il 2025 per il settore delle macchine utensili.
Il settore delle macchine utensili italiane chiude il quarto trimestre 2024 con risultati incoraggianti.
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per Produrre, l’indice globale degli ordini delle macchine utensili ha registrato un aumento dell’11,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Questo dato segna una chiara ripresa per il comparto, rafforzando la fiducia nelle prospettive economiche del 2025.
La spinta del mercato interno
Il mercato interno si è rivelato il vero motore di questa crescita, con un aumento degli ordini pari al 33,3% rispetto al quarto trimestre del 2023. Questo trend dimostra la crescente fiducia delle imprese italiane nell’investire in tecnologie all’avanguardia per potenziare le proprie linee produttive.
Nonostante un calo degli ordini esteri del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il settore rimane ben posizionato sui mercati internazionali grazie alla qualità e all’innovazione che caratterizzano il made in Italy.
«Il doppio segno positivo dell’ultimo trimestre è una notizia estremamente positiva – ha dichiarato Riccardo Rosa, presidente di Ucimu-Sistemi per Produrre – perché conferma il consolidamento della ripresa che avevamo iniziato a osservare nei mesi precedenti. Questi risultati ci spronano a guardare al 2025 con ottimismo, pur rimanendo consapevoli delle sfide che ci attendono».
Opportunità nei mercati esteri
Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato di riferimento per l’export italiano nel settore delle macchine utensili. «La manifattura statunitense, che l’amministrazione Trump punta a rilanciare, offre straordinarie opportunità per le aziende italiane. Il made in Italy risponde perfettamente alla domanda di sistemi di automazione e produzione di qualità. Inoltre, il tema dei dazi, spesso percepito come una minaccia, potrebbe invece creare scenari favorevoli, soprattutto in caso di un rafforzamento del dollaro rispetto all’euro», ha sottolineato Rosa.
Per diversificare i mercati di sbocco, Ucimu ha inoltre lanciato iniziative come la “Oficina Italiana de Promoción México“, attiva dal 2024, che mira a sostenere le imprese italiane nell’espansione verso mercati emergenti ad alto potenziale.
Innovazione tecnologica: un driver per il futuro
Guardando al futuro, il presidente Rosa ha evidenziato l’importanza di un nuovo piano di politica industriale per favorire lo sviluppo digitale del settore.
«Con il 2025 che segnerà la conclusione dei provvedimenti 4.0 e 5.0, è fondamentale avviare un nuovo piano di incentivi per sostenere il ricambio tecnologico del settore. La competitività dell’industria italiana dipenderà dalla capacità di investire in macchine utensili avanzate, integrate con tecnologie di gestione e analisi dei dati, nonché sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Su questo tema siamo pronti a dialogare con le autorità di governo per definire un piano di lungo periodo che premi chi investe nell’innovazione e nella sostenibilità produttiva», ha concluso.
a cura di Stefano Belviolandi
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