Crisi e rilancio dell’auto in Europa

Il mercato automobilistico europeo nel 2024 ha registrato un calo produttivo e un aumento della concorrenza globale. Secondo uno studio di Allianz, l’industria automobilistica europea per restare competitiva deve affrontare tre ostacoli chiave e investire in strategie di rilancio e innovazione.

Allianz Trade ha analizzato lo stato dell’industria automobilistica globale e le difficoltà dell’Europa nel mantenere la leadership di mercato. Il settore automotive, fondamentale per l’economia italiana e europea, ha subito forti contrazioni. In Italia, la componentistica vale oltre 60 miliardi di euro, ma la produzione ha registrato un calo significativo nel 2024. Secondo ANFIA, a dicembre 2024 la produzione italiana è scesa del 36,6% rispetto all’anno precedente, con una riduzione complessiva del 22,7% nel 2024. Le autovetture prodotte sono diminuite del 64,9% in dicembre e del 42,8% su base annua, totalizzando 310mila unità.
L’inizio del 2025 mostra segnali preoccupanti: le immatricolazioni a gennaio sono calate del 5,9% rispetto allo stesso mese del 2024. Le auto elettriche (BEV) e le ibride plug-in (PHEV) faticano a imporsi, rappresentando rispettivamente solo il 5% e il 3,6% del mercato. La situazione è aggravata dal calo degli investimenti (-1,2% nell’ultimo trimestre) e dal peggioramento della bilancia commerciale, con esportazioni in calo dello 0,9% e importazioni in aumento dell’1,2%. A ciò si aggiunge un incremento delle insolvenze aziendali (+22% nel 2024), con il commercio, il manifatturiero e le costruzioni tra i settori più colpiti.

Mercato auto globale in stallo nel 2024

Il 2024 ha segnato una frenata per l’industria automobilistica globale. Dopo una crescita del 10% nel 2023, le immatricolazioni sono salite solo dell’1,7% nel 2024, con una previsione di +2% per il 2025. Tuttavia, l’Europa rischia di rimanere indietro (+1,5%) rispetto a Cina (+4%) e USA (+2,5%), anche a causa di politiche protezionistiche, in particolare in Germania.
La Cina continua a dominare il mercato dei veicoli elettrici, con un aumento delle vendite del 40% nel 2024 e un calo del 17% per le auto a combustione interna. In Europa, invece, le vendite di EV sono diminuite, rendendola l’unico grande mercato a registrare un calo in questo segmento. Solo gli ibridi mostrano una crescita (+20% nel 2024), ma a beneficio dei produttori asiatici.

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Germania: crisi della produzione automobilistica e margini in calo

La Germania, pilastro dell’industria automobilistica europea, affronta una crisi strutturale. La sovrapproduzione e la riduzione dei margini hanno reso la situazione instabile. La domanda di veicoli tradizionali è in calo, ma la produzione resta elevata, con conseguenti costi di inventario e impianti sottoutilizzati. Senza interventi significativi, il 2025 potrebbe portare alla chiusura di stabilimenti e alla ristrutturazione della supply chain.

Tre ostacoli chiave per l’industria automobilistica europea

L’industria automobilistica europea deve affrontare e superare tre ostacoli importanti:

  • Investimenti insufficienti nell’elettrificazione: le aziende europee hanno investito meno della metà rispetto ai competitor cinesi in ricerca e sviluppo, con una spesa media del 6% dei ricavi. Questo rende i veicoli europei più costosi (15-30% in più rispetto ai modelli cinesi) e meno competitivi.
  • Dipendenza dalle batterie cinesi: la Cina domina il mercato delle batterie, fornendo circa due terzi della produzione globale e aumentando la sua quota di mercato in Europa (7-8% nel 2024). Una guerra commerciale con la Cina potrebbe aggravare il declino delle quote di mercato europee in Asia.
  • Disallineamento tra regolamenti e mercato: le normative europee sulle emissioni di CO2 potrebbero costare all’industria oltre 10 miliardi di euro in sanzioni. Inoltre, il costo elevato dell’elettricità penalizza la competitività dei veicoli elettrici rispetto a quelli tradizionali.

Auto in Europa: crisi e rilancio del settore

Strategie per il rilancio dell’auto in Europa

Gli esperti suggeriscono un piano in 10 punti per rafforzare la competitività del settore, ispirandosi a modelli come la politica industriale cinese, l’approccio norvegese agli incentivi e la strategia tecnologica di Tesla. Le strategie per il rilancio dell’auto in Europa includono:

  • ridurre la gamma di modelli a 5-6, concentrandosi su versioni ibride ed elettriche
  • investire nella verticalizzazione della filiera e nelle infrastrutture di ricarica
  • aumentare gli investimenti in tecnologia, ricerca e sviluppo fino al 10% dei ricavi
  • espandere le esportazioni verso mercati emergenti come India, Vietnam e Sud America
  • favorire joint venture e collaborazioni per ridurre i costi e accelerare l’innovazione.

Le misure per i policymaker potrebbero includere:

  • tariffe del 40-50% sui veicoli con componenti extraeuropei
  • incentivi fiscali per le joint venture con partner non europei che producano in Europa
  • finanziamenti per infrastrutture di ricarica e incentivi per veicoli con almeno il 75% di componenti europei.

Secondo Allianz Trade, gli investimenti necessari per queste misure potrebbero oscillare tra 200 e 300 miliardi di euro, con l’obiettivo di garantire un futuro competitivo all’industria automobilistica europea.

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a cura di Maria Bonaria Mereu